Le donne del rock : Silvana Aliotta(Circus 2000)


Dopo aver parlato di quattro mostri sacri del rock al femminile,quest'oggi vi propongo un'artista sicuramente meno conosciuta ma comunque validissima.Già,perchè se Silvana Aliotta non fosse nata nel nostro paese,che notoriamente ha avuto da sempre poche realtà di successo nel mondo del rock e forse nessuna a livello femminile(tranne negli ultimi anni i Lacuna Coil),avrebbe potuto ambire a ben altre soddisfazioni.All'alba dei '70 Silvana Aliotta è la voce dei Circus 2000,uno dei primi gruppi di casa nostra a lasciarsi alle spalle il beat per cimentarsi con qualcosa di più complesso;sono gli anni della nascita del progressive,gli albori di quello che sarà il miglior periodo per il rock tricolore e i Circus 2000 fanno la loro bella parte,tanto da essere ancora oggi una band cult un po' in tutto il mondo.Prima dello scioglimento incidono due dischi,il primo Circus 2000 nel 1970 e An escape from a box nel 1972.L'esordio è all'insegna di un rock psichedelico che paga pegno ampiamente ai Jefferson Airplane,dieci pezzi piuttosto brevi ma rivoluzionari per la musica italiana di allora che era ancora legata a stereotipi piuttosto commerciali,dal trash di un'Orietta Berti alla classe un po' stucchevole di Mina fino alla ribellione all'acqua di rose di Caterina Caselli.La voce di Silvana non ha nulla da invidiare alle colleghe d'oltreoceano,la sua presenza scenica è aggressiva quanto basta e la band che la supporta è costituita da musicisti coi fiocchi.Questo disco è un po' snobbato,a posteriori,dai cultori del prog ma,giova ricordarlo,nel 1970 non esisteva ancora un vero e proprio prog italiano,e per questo disco si può parlare in realtà di rock psichedelico.L'album del 1972 è invece un lavoro progressivo in piena regola,pezzi molto lunghi,cambi di ritmo e ampio spazio a break strumentali.Poi lo scioglimento e la carriera solista non sempre fortunata.Da segnalare la figlia di Silvana,Valeria Caponnetto Delleani,che ha ereditato la fantastica voce della mamma.I brani sono I just can't say dal primo album e l'infuocato live di Hey Man! del '72(notare il giovanissimo Renzo Arbore).

Commenti

  1. Ciao Andrea, ti scrivo per questo bel post a me dedicato e vorrei aggiungere un piccolo aneddoto proprio riguardante questo video. Renzo Arbore presentò giustamente Hey man, perchè era il brano di punta segnato in scaletta, solo che all'ultimo momento decisi di cambiarlo con Need, che più amavo, perchè dava modo sia a me che al gruppo di poterci esprimere anche attraverso l'improvvisazione, infatti secondo me facemmo benissimo!
    Quindi grazie per il tuo pensiero ed un saluto ai lettori di ALR ALT BLOG anche da parte di mia figlia e Musica, sempre musica sia!
    Silvana Aliotta.

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  2. Be', che dire Silvana? E' una delle più grandi soddisfazioni da quando ho aperto il blog, leggere questo tuo commento con tanto di aneddoto su quello splendido periodo. Grazie e torna quando vuoi!

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