Avvistamenti : Micol Martinez


Per chi crede che anche in Italia ci sia posto per donne che cantano con l'anima piuttosto che dispiegando tutta la potenza delle corde vocali ogni volta che aprono bocca,per chi crede che una cantante di 32 anni possa ritagliarsi un suo spazio scrivendo testi intelligenti anzichè mostrando le cosce e riempiendosi le fauci di sole,cuore e ammore,per chi vuole affrancarsi da un mercato ostaggio di personaggi senza arte nè parte e di facce da reality,questo potrebbe essere un disco interessante.Micol Martinez,oltre che musicista raffinata e misurata,è attrice,pittrice e dj;il suo disco è uscito il 29 Gennaio e s'intitola Copenhagen,vede la collaborazione di Cesare Basile e si colloca nella scia di quelle(poche)artiste italiana che inseguono un sound indie e internazionale come Cristina Donà,Nada e,in alcune occasioni,Carmen Consoli e Marina Rei.Il pezzo che vi propongo s'intitola Testamento biologico e la mia scelta non vuole essere un ricordo del caso Eluana,che pure ci ha colpito tutti profondamente un anno fa,così come per tutti quelli che si trovano nella stessa situazione senza diventare casi mediatici.In rete,ma non solo,ne ho visti fin troppi di omaggi alla memoria che in realtà sono solo scuse per fare politica,per guadagnarsi un facile applauso,per affermare la propria individualità o semplicemente per scivolare nel cattivo gusto.Su un tema così delicato,per me,anche il silenzio appare troppo chiassoso.Questa canzone è scritta con tale gusto e raffinatezza,senza voglia di scioccare(e saggiamente Micol non l'ha scelta come singolo),da rappresentare una felice eccezione.Auguri di cuore,quindi,a questa brava artista,di cui potete ascoltare qui altri tre brani.

Commenti

  1. Mi piacciono le parole e anche la musica. Mi piace anche quello che hai scritto tu. Dovresti farlo più spesso.

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