Avvistamenti 2009 : Devendra Banhart-What we will be

Da poco è uscito il nuovo disco di Devendra Banhart,artista pop-folk di una certa rilevanza nella scena alternative americana.C'era intorno a questo lavoro una certa attesa,visto che è il primo inciso per una major;il tentativo,insomma,è di far uscire il bravo Devendra da un anonimato di culto e farlo arrivare al grande pubblico.Accontentare tutti è un progetto che raramente riesce nel mondo dell'arte,anzi spesso si finisce con lo scontentare sia i fan della prima ora che i nuovi. Secondo me Banhart riesce in parte nel suo intento,forse il difetto più rilevante è l'eccessiva lunghezza dell'album,difetto comune a quasi tutte le uscite attuali,per il resto l'artista americano si trova a suo agio nel cambiare pelle e atmosfera ad ogni pezzo.L'apertura acustica di Can't help but smiling e Angelika ricorda ora il pop d'epoca dei Mungo Jerry,ora il Cat Stevens più scanzonato,poi il nostro si trasforma in una sorta di Jack Johnson e poi ancora in un delicato cantore psichedelico.16th & Valencia Roxy Music sembra incredibilmente uscire da un album dei Franz Ferdinand,mentre la bella Rats è quasi un pezzo di heavy psichedelia e la conclusiva Foolin' è reggae di gran classe.A tratti il disco è fin troppo disomogeneo,ma è comunque un prodotto davvero godibile.La versione di 16th Valencia Roxy Music qui proposta live è un riarrangiamento rispetto a quella di studio in salsa più folk,e così trattata risulta forse migliore , nonostante qualche palese stonatura di Devendra.

Commenti

  1. ho un debole per il folk...le cose semplici arrivano dritte dritte all'anima!

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