Avvistamenti : Sparrow And The Workshop-Spitting Daggers (2011)


Provate a immaginare la scena : un lago dell'Irlanda, un cielo uggioso al punto da confondere nel grigio piombo il confine tra l'acqua e ciò che gli sta sopra e in mezzo Jill O'Sullivan che, di spalle, lancia sassi che rimbalzano sulla superficie dello specchio d'acqua increspandolo appena. Già, perche Jill O'Sullivan, oltre che la spiritata ed affascinante cantante di questi Sparrow and the workshop, è anche una campionessa di Stone Skimming, appunto l'atto di lanciare sassi e farli rimbalzare sull'acqua, che, ci crediate o no, esiste come sport e ha anche un suo campionato. Inoltre la O'Sullivan, e con quel cognome non poteva andare diversamente, è irlandese, pur essendo cresciuta a Chicago, mentre i suoi due compagni d'avventura vengono da Scozia e Galles. Per loro sono stati evocati illustri paragoni e coniate varie categorie; mettiamola così, a me è piaciuta la definizione folk-noir, mentre la voce di Jill mi ha evocato fortemente quella di Grace Slick dei Jefferson Airplane (ascoltate ad esempio Spitting Daggers). Altri riferimenti più rassicuranti sono i vari gruppi della nuova ondata folk (Mumford & sons, Fleet Foxes e via dicendo), dai quali però, gli Sparrow si distinguono per una versatilità che li fa ondeggiare tra folk, psichedelia acida e rock più classico, evitando il rischio noia, sempre presente. Un album comunque non facilissimo, che decolla dopo qualche ascolto, e che si chiude in maniera superlativa con la tenue ballata Soft sound of your voice, dove la voce di Jill O'Sullivan, doppiata dai cori del batterista Gregor Donaldson, riesce veramente a dare i brividi.

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