Sharon Van Etten - Remind Me Tomorrow (2019) Recensione



Remind Me Tomorrow è il quarto lavoro sulla lunga distanza di Sharon Van Etten, ex giovane promessa dell’indie folk americano, venuta fuori dall’ondata post Cat Power e oggi trentottenne finalmente felice.


Il nuovo disco sembra mirare a sdoganare un po’ il personaggio dalle nebbie dell’indie folk per ambire a farne un’artista internazionale – ma in parte già lo è – virando verso sonorità leggermente più strutturate, dalle parti degli Arcade Fire, con tanto di robusto contributo di sintetizzatori.
L’operazione riesce in parte, forte soprattutto di un pugno di canzoni giustamente sospese tra malinconia – No One’s Easy To Love e Malibu – e più energica nostalgia – Seventeen, accompagnata da un bel video e da molti associata a Bruce Springsteen.
You Shadow, con un arrangiamento quasi trip-hop, straniante il giusto, propone un’accattivante melodia al limite della cantilena, davvero un bel pezzo. Hands sembra un proseguimento di No One’s Easy To Love.

Qua e là qualche momento di noia affiora, appesantendo il disco che risulta tutt’altro che un capolavoro ma comunque un incoraggiante ponte verso una possibile nuova pelle di Sharon Van Etten, aspettando sviluppi futuri.

Voto: 6.5



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