Avvistamenti : All delighted people-Sufjan Stevens
Per chi aveva ormai perso la speranza di rivedere Sufjan Stevens in uscita con un progetto normale,si prospetta un periodo denso di novità.Infatti,tra album di "scarti",cofanetti natalizi e progetti strumentali,era dai tempi del glorioso Illinois,e cioè da cinque anni che il buon Sufjan non usciva con un disco di pezzi regolari.Già,perchè All delighted people è un vero e proprio album,in barba alla dicitura EP che ne accompagna l'uscita sul mercato;che senso ha definire un disco che dura circa un'ora EP,quando fior di album che hanno fatto la storia del rock durano poco più della metà?Comunque,a parte le considerazioni sulla durata che lasciano il tempo che trovano,All delighted people,con qualche cura in più avrebbe potuto essere anche il miglior disco di Sufjan,invece rischia di essere presto dimenticato vista l'attesa per l'imminente lancio (Ottobre) del nuovo album vero e proprio,The age of adz,preannunciato come l'inevitabile incursione nell'electro rock di Stevens.Se dobbiamo stare a I walked,il singolo che anticipa il lavoro,il risultato potrebbe essere piuttosto deludente,ma ovviamente meglio aspettare tutto l'album.Tornando a All delighted people,si tratta di un lavoro che trova il giusto equilibrio tra il folk,vedasi Heirloom e Enchanting ghost,e gli arrangiamenti orchestrali della title track,poi ripresa anche in un più classico arrangiamento folk rock;con in più la bella e lunghissima Djohariah,dai toni quasi psichedelici.Il pezzo che intitola la raccolta è comunque il momento clou,una lunga ballata dalla struttura semplicissima ma dall'arrangiamento complesso e raffinato,che omaggia nel testo e nella melodia la mitica The sound of silence,mentre con l'uso che Sufjan fa dell'orchestra i richiami a A day in the life dei Beatles sono più che evidenti;insomma,undici minuti che scorrono via senza noia e che ci restituiscono il Sufjan Stevens che vorremmo sempre sentire ma che non sempre è,visto che a volte l'eccessiva creatività rischia di far rima con dispersività.
Premesso che ADORO l'uomo e il musicista Sufjan...grande ammirazione per questo EP notevolissimo, un po' di timore invece per l'imminente disco di electro-pop...;-)
RispondiEliminaDimenticavo! Vedo che anche tu hai notato la citazione occulta da A day in the life! Pensavo di avere delle bizzarre allucinazioni uditive :D
RispondiEliminaO.T.: è uscito il nuovo Ryan Bingham, Junky Star! :)
No no,niente allucinazioni uditive...Sul progetto electro condivido i tuoi timori,prima o poi quasi tutti si fanno tentare dall'elettronica (l'ultimo,zoppicante Eels per esempio),ma pochi ne escono bene,vediamo come se la cava il nostro buon Sufjan!:)
RispondiEliminaNon sono contraria all'elettronica in sè, specie quando è contaminata col folk o col pop...è che ho un'idea di quello che Sufjan intende per 'electro'..."Enjoy your rabbit" per esempio O_O
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