Avvistamenti : Last Summer-Eleanor Friedberger (2011)
Quando,poco prima della metà degli anni zero,i Fiery Furnaces dei fratelli Friedberger vennero fuori con una manciata di album che,prendendo le mosse da canonici stilemi blues,si lanciavano in sperimentazioni tra pop ,avanguardia,prog,Captain Beefheart e chi più ne ha...vennero subito etichettati come una sorta di variante meno genuina ma più raffinata ed intellettuale dei più famosi colleghi White Stripes;etichetta, peraltro, che ci sta tutta,vista la speculare formazione a due maschio/femmina e le radici blues in comune.Poi,dopo tre quattro album sempre più lanciati verso la sperimentazione il pallone Fiery Furnaces si è pian piano afflosciato,e chissà se riprenderà mai il volo viste le velleità soliste ormai conclamate dei due fratelli.Velleità che,per quanto riguarda la metà femminile,danno vita ad uno dei lavori più freschi e godibili di un'annata invero assai deludente.Last Summer,dal titolo provvidenzialmente attuale,ci consegna una Eleanor Friedberger assai maturata sotto il profilo vocale,che riparte più o meno da dove il gruppo si era fermato,riconducendo del tutto la propria ispirazione verso una rassicurante e,a tratti,radiofonica forma-canzone;ed ecco allora venir fuori il singolo Mistake,pezzo che,appunto,farebbe un figurone in radio,se queste ultime non fossero troppo impegnate a trasmettere solo spazzatura,ed una serie di pezzi che veleggiano dalle parti di tanto nobile cantautorato femminile,da Suzanne Vega ai sottovalutati Lightning Dust,con un timbro che a tratti ricorda Sharleen Spiteri.Un lavoro che scorre via liscio liscio,lontano anni luce dalle sperimentazioni del fratello Matthew,ma che porta alla luce il sottovalutato talento melodico di Eleanor,che ci regala almeno altre due perle,la lenta e ipnotica Inn of the seventh ray,sicuramente il pezzo migliore del disco,e la particolare Glitter Gold Year.
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