Italiani brava gente(?)
Nel parlare qualche giorno fa del nuovo lavoro di Dente avevo accennato alle altre recenti uscite di interessanti artisti italiani; dopo qualche ascolto ecco il mio(breve) parere, discordante da molte recensioni ottimistiche che ho letto in giro, su alcuni di questi lavori.
Zen Circus-Nati per subire
Con ormai vari dischi alle spalle, questo è il secondo completamente italiano, gli Zen Circus sono ormai una realtà consolidata dell'underground italiano. Avevo trovato il precedente Andate tutti affanculo dissacrante e ironico quasi al punto giusto; dico quasi perchè,parere personalissimo, mal digerisco l'eccessiva politicizzazione nella musica leggera, specie se i testi non sono a regola d'arte (voglio dire, non tutti sono Bob Dylan o Phil Ochs, anzi in realtà nessuno lo è...), e in alcuni episodi pare proprio di ravvisare anche una certa intolleranza verso chi non è della stessa parrocchia. Bene, o male se volete, Nati per subire amplifica i difetti senza essere sostenuto da un'adeguata scrittura, sia per i testi che a livello musicale. Qualche spunto c'è, specie nell'ironica chiusa di Cattivo Pagatore.
I Cani-Il sorprendente album d'esordio dei cani
Diciamolo subito, la cosa più sorprendente di questo album è proprio l'azzeccato titolo, per il resto, dopo che amici me ne avevano parlato benino, una delusione assoluta, forse seconda solo a Le luci della centrale elettrica. La mente di questi Cani, che saggiamente ha scelto la via dell'anonimato, si scaglia contro fighetti e snob vari risultando più indigesto e fighetto degli stessi, e riuscendo nel non facile compito di fare apparire simpatiche le adolescenti Reflex-dotate. Musicalmente è un'elettronica low-fi(leggi: d'accatto), che fa somigliare il tutto a dei Baustelle(che, ne sono sicuro, il cane odia) in tono minore e prodotti da un audioleso. I pezzi sono praticamente indistinguibili l'uno dall'altro, un bluff da cui paradossalmente salvo solo la promettente apertura strumentale di Theme from the cameretta.
Bugo-Nuovi rimedi per la miopia
Lo confesso, sono un fan della prima ora di Bugo, specie di quello più low-fi(o lo fai...) e nonsense, vedi Gggell, ma anche di quello folk alla Dylan de La gioia di Melchiorre. Ho sempre pensato che dietro il suo basso profilo si nascondesse un gran talento e una sensibilità poetica di buon livello. Quindi cosa dedurre da questo nuovo, deludente lavoro, che prosegue la pericolosa china del precedente Contatti, se non che siamo felici che Bugo, che si è sposato e si è trasferito in India, abbia trovato la serenità. Certo l'infelicità, musicalmente, gli giovava.
...A Toys Orchestra-Midnight (R)Evolution
Chiudiamo con una nota positiva, il nuovo lavoro degli ...A Toys Orchestra. Dopo l'azzeccato Midnight Talks, ci riprovano con la mezzanotte e sfornano un disco che evidenzia la loro principale caratteristica; può infatti sembrare banale, ma gli ATO sono bravissimi nello scrivere canzoni, cosa non da poco se lo si fa di mestiere. Dal pezzo rock tirato a quello beatlesiano, dalla ballata al genuino blues della bella Mutineer Blues, il lavoro scorre via sul velluto pur nei continui cambi di atmosfera. Almeno qualcosa l'abbiamo salvato.
Zen Circus-Nati per subire
Con ormai vari dischi alle spalle, questo è il secondo completamente italiano, gli Zen Circus sono ormai una realtà consolidata dell'underground italiano. Avevo trovato il precedente Andate tutti affanculo dissacrante e ironico quasi al punto giusto; dico quasi perchè,parere personalissimo, mal digerisco l'eccessiva politicizzazione nella musica leggera, specie se i testi non sono a regola d'arte (voglio dire, non tutti sono Bob Dylan o Phil Ochs, anzi in realtà nessuno lo è...), e in alcuni episodi pare proprio di ravvisare anche una certa intolleranza verso chi non è della stessa parrocchia. Bene, o male se volete, Nati per subire amplifica i difetti senza essere sostenuto da un'adeguata scrittura, sia per i testi che a livello musicale. Qualche spunto c'è, specie nell'ironica chiusa di Cattivo Pagatore.
I Cani-Il sorprendente album d'esordio dei cani
Diciamolo subito, la cosa più sorprendente di questo album è proprio l'azzeccato titolo, per il resto, dopo che amici me ne avevano parlato benino, una delusione assoluta, forse seconda solo a Le luci della centrale elettrica. La mente di questi Cani, che saggiamente ha scelto la via dell'anonimato, si scaglia contro fighetti e snob vari risultando più indigesto e fighetto degli stessi, e riuscendo nel non facile compito di fare apparire simpatiche le adolescenti Reflex-dotate. Musicalmente è un'elettronica low-fi(leggi: d'accatto), che fa somigliare il tutto a dei Baustelle(che, ne sono sicuro, il cane odia) in tono minore e prodotti da un audioleso. I pezzi sono praticamente indistinguibili l'uno dall'altro, un bluff da cui paradossalmente salvo solo la promettente apertura strumentale di Theme from the cameretta.
Bugo-Nuovi rimedi per la miopia
Lo confesso, sono un fan della prima ora di Bugo, specie di quello più low-fi(o lo fai...) e nonsense, vedi Gggell, ma anche di quello folk alla Dylan de La gioia di Melchiorre. Ho sempre pensato che dietro il suo basso profilo si nascondesse un gran talento e una sensibilità poetica di buon livello. Quindi cosa dedurre da questo nuovo, deludente lavoro, che prosegue la pericolosa china del precedente Contatti, se non che siamo felici che Bugo, che si è sposato e si è trasferito in India, abbia trovato la serenità. Certo l'infelicità, musicalmente, gli giovava.
...A Toys Orchestra-Midnight (R)Evolution
Chiudiamo con una nota positiva, il nuovo lavoro degli ...A Toys Orchestra. Dopo l'azzeccato Midnight Talks, ci riprovano con la mezzanotte e sfornano un disco che evidenzia la loro principale caratteristica; può infatti sembrare banale, ma gli ATO sono bravissimi nello scrivere canzoni, cosa non da poco se lo si fa di mestiere. Dal pezzo rock tirato a quello beatlesiano, dalla ballata al genuino blues della bella Mutineer Blues, il lavoro scorre via sul velluto pur nei continui cambi di atmosfera. Almeno qualcosa l'abbiamo salvato.
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