Avvistamenti: The School - Wasting Away And Wondering (2015)

Sembra quasi un controsenso, ma il disco che vi presento oggi è un vero raggio di sole pop che arriva dalla piovosa Cardiff nel Galles. Si tratta del terzo lavoro dei The School, la band guidata dalla voce angelica di Liz Hunt, le cui intenzioni paiono chiare già dalla bella cover dell'album, grafica che si rifà ai favolosi sixties e una ragazza che pare uscita dalla swinging London ritratta mirabilmente in Blow Up di Antonioni, intenta a scartabellare in una bancarella di vinili; questo vuol dire ritrovarsi di fronte a sonorità tipiche di quel periodo, con richiami al northern soul e creature di Phil Spector, Ronettes, tanto per capirsi. Non mancano riferimenti anche a band più recenti, anche se tutte molto legate a movimenti vintage, Belle & Sebastian a esempio, o i misconosciuti Gold Motel,  ma anche melodie che ricordano una sorta di Raveonettes depotenziati e privati dei loro echi shoegaze. E così ci troviamo di fronte a pezzi che sono una vera ondata di freschezza, melodie irresistibili condite con sapienti arrangiamenti retrò, all'insegna di fiati mai troppo invadenti e chitarre che elettriche dai suoni puliti che dettano le linee di pure perle pop come lo splendido tris posto in avvio, Every Day, Love Is Anyywhere You Find It e All I Want From You Is Everything; non mancano momenti più strappalacrime, la perfetta Don't Worry Baby, o addirittura quasi cupi, come He's Gonna Break Your Heart Someday, con una bella parte di chitarra. Tirando le somme, un lavoro forse derivativo e di certo non rivoluzionario, ma sicuramente pregevole rispetto alle quintalate di pop rock scialbo e anonimo che le radio ci riversano addosso quotidianamente.

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