Avvistamenti : You Can't Teach An Old Dog New Tricks-Seasick Steve (2011)


Non puoi insegnare nuovi trucchi ad un vecchio cane,e il vecchio cane in questione è Seasick Steve,settantenne con una vita dietro le quinte della musica che da qualche anno ha preso ad incidere una manciata di lavori all'insegna di un folk-rock-blues che fa impallidire giovincelli come Jack White e Dan Auerbach.Guardatelo sul palco,una specie di Zio Jesse col cappellino John Deere e le sue sgangherate chitarre di cui va giustamente orgoglioso,tenere il tempo battendo il piede e declamare parole per una volta di vera vita vissuta e capite che se il mondo non fosse quella fogna che è diventato per colpa di tutti noi,Seasick Steve sarebbe una parabola edificante da raccontare; magari al posto di sciacquette isteriche o di sbarbatelli dalle sopracciglia rifilate che,prodotti in batterie d'allevamento quali Amici e XFactor,ci sbattono in faccia il loro mantra secicredicelapuoifareanchetu;o magari al posto di scherzi della natura come Lady Gaga e le sue trovate da circo per stupire,senza rendersi conto che la cosa che più stupisce è come si possa raggiungere tale successo con la sua inconsistenza,o forse la spiegazione è proprio quella.

Ascoltate quindi Treasures o Whiskey Ballad,ballate country folk con un vocione che neanche Mark Lanegan con la raucedine,o la conclusiva It's a long way,che fa rivivere il fantasma di Johnny Cash,o ancora Burnin' Up,pauroso anthem blues per sola chitarra e voce,per cui i Black Keys farebbero carte false,o potenti blues per chitarra slide,come la title track o come Back in the doghouse o ancora la favolosa What a way to go.

E non fatevi fuorviare troppo dall'immagine da hobo di Seasick Steve,questo lavoro vanta collaborazioni di tutto prestigio,basti solo il leggendario John Paul Jones,bassista dei Led Zeppelin.
Già,perchè è proprio vero...You Can't Teach An Old Dog New Tricks!

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