Avvistamenti (Arretrati #5) Give till it's gone-Ben Harper (2011)
Immagino che già da tempo chi aveva visto in Ben Harper un rivoluzionario del rock o un epigono di Jimi Hendrix si sia dovuto ricredere di fronte ad una produzione discografica mantenutasi sempre su buoni livelli ma sempre più piatta e blanda.Mi stupisce perciò leggere alcune stroncature al suo nuovo lavoro che certo non è peggiore dei precedenti,anche se la magia degli esordi è ormai lontana anni luce.Give till it's gone nasce sull'onda della separazione del chitarrista dalla moglie Laura Dern,nota attrice,ed è come prevedibile disco piuttosto intenso ed a tratti depresso,dove però non mancano belle parti di chitarra elettrica(non sempre suonate da lui) e dove il buon Harper si dimostra sempre più voce soul di grande impatto,a partire dalla classicissima title track e in pezzi come I will not be broken e nella bella Waiting on a sign.Da ascrivere alle cose positive del disco il rock sghembo di Clearly Severely e le conclusive Dirty little lover,con la chitarra che doppia la voce,e Do it for you,do it for us,forse il pezzo più intenso dell'album;
in questi due pezzi riaffiora a tratti l'anima blues degli inizi,ma in sostanza Ben Harper oggi,pur col suo talento traboccante,somiglia più ad un soulman ben vestito e benestante,che ad un hobo bluesman genuino che intona un pezzo come When it's good.Meglio comunque di tanta spazzatura che ci gira intorno.
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