Avvistamenti: Jack Day-The First Ten(2013)
In tempi di confusione musicale, con una nuova tendenza diversa che spunta fuori un giorno sì e l'altro pure, per poi svanire nel tempo che occorre per dire "Indiana Jones", ogni tanto esce un lavoro di quelli senza tempo che ti lascia a bocca aperta. E menomale. Era successo per esempio l'anno scorso con l'esordio di Barna Howard, e qui ritroviamo le stesse atmosfere col primo lavoro di Jack Day, The First Ten. Si tratta per l'appunto di un folk prevalentemente acustico e solitario, dove la fa da padrona l'acustica e il fingerpicking di Jack, pur se non mancano pezzi blandamente irrorati da un filo d'elettricità e qualche ballata per pianoforte. Le atmosfere e i rimandi vanno dal Dylan prima maniera al grande Townes Van Zandt, sempre i soliti, insomma, ma filtrati attraverso l'estro di Jack Day, per regalarci perle come l'iniziale I Often Think Of You, o l'acustica Shadows In The Sun, ma ogni pezzo vale il prezzo del biglietto.
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