Musica e Sport: Cinque Pezzi Facili (In collaborazione con Post Calcium)



Il post di oggi è un po' particolare per lo stile di questo blog, ma quando l'amica blogger Francesca, di Post Calcium mi ha proposto di buttare giù una lista di cinque pezzi ideali per fare sport, la cosa ha stuzzicato il mio lato di sedicente esperto musicale. Quello che ho cercato di fare è stato trovare un compromesso tra le scelte più ovvie e banali, ma non temete, Eye Of The Tiger c'è, e pezzi che mi sembravano troppo di nicchia. Questo e il risultato:

Eye Of The Tiger – Survivor (1982)

Il pezzo che non può mancare in ogni lista di canzoni ideali per fare sport che si rispetti. Eye Of The Tiger uscì l’otto maggio del 1982, data non troppo felice per gli sportivi, lo stesso giorno morì l’indimenticabile Gilles Villeneuve, riscuotendo un successo planetario, tanto che ancora oggi si tratta di uno dei singoli più venduti.
Il pezzo fu composto per la colonna sonora di Rocky III su espressa richiesta di Sylvester Stallone, dopo che i Queen gli negarono il permesso di utilizzare la loro Another One Bites The Dust.
La canzone, che parla di rivalsa e invita a non arrendersi mai, è rimasta indissolubilmente legata al film ed è rimasta l’unico grande successo dei Survivor, onesto gruppo di rock commerciale che non sarebbe più riuscito a ripetere gli stessi numeri, proseguendo comunque in una lunga carriera tra scioglimenti, reunion e cambi di formazione.
Il pezzo ideale per chi deve caricarsi prima di una competizione in cui parte sfavorito.

Hurricane – Bob Dylan (1976)

Bob Dylan è da sempre uno dei cantautori più celebrati e al tempo stesso indecifrabili; in tanti hanno provato a tirarlo per la giacca per sostenere questa o quella causa politica e sociale, ma lui ha sempre preferito continuare a pensare con la propria testa schierandosi solo per ciò in cui crede, a costo di farsi non pochi nemici. E non si fece pregare quando, nel 1974, lesse l’autobiografia di Rubin “Hurricane” Carter, che il pugile stesso gli aveva inviato dal carcere in cui era ingiustamente detenuto da anni con l’accusa di omicidio.
La canzone da lui composta, una lunga ballad col violino a fare la parte del leone nel ritornello, pesò non poco nel tenere desta l’attenzione sull’ennesimo caso di ingiustizia razziale negli Stati Uniti, tema peraltro ancora oggi di scottante attualità.
Per la cronaca Carter, che nel ’64 aveva sfiorato il mondiale dei pesi medi, fu scarcerato solo nel 1985.
La canzone ideale per lo sportivo che si sente vittima di un’ingiustizia.

Wake Up – Arcade Fire (2005)

Wake Up degli Arcade Fire, ovvero la canzone che non ti aspetti in una lista di pezzi ideali per fare sport. Eppure già l’invito insito nel titolo, Wake Up, Alzati, è una vera e propria call to action, un invito all’azione; così come lo è il cambio di ritmo che trasforma una ballata malinconica, per quanto epica con quei cori da stadio, in un pezzo trascinante. E forse è questo che ha convinto l’Aston Villa e i New York Rangers dell’hockey su ghiaccio ad usare Wake Up come canzone che ne accompagna l’entrata in campo. E un invito a conoscere meglio gli Arcade Fire, gruppo canadese vero portabandiera del rock indipendente.
Il pezzo ideale quando la vostra squadra è sotto a mezz’ora dalla fine: Wake Up!

Lust For Life – Iggy Pop (1977)

Lust For Life, pezzo del 1977 tratto dall’album omonimo e inciso da Iggy Pop con la produzione dell’amico fraterno David Bowie, fin dall’uscita divenne uno dei brani più rappresentativi del cantante che ha fatto della vita spericolata la propria cifra.
Eppure Lust For Life è forse più nota oggi per il suo utilizzo nella sequenza iniziale del film cult Trainspotting, dove accompagna la corsa forsennata e allucinata di Renton, facendo da sottofondo al celebre monologo “Choose life”. Danny Boyle, il regista, cercava un pezzo che rappresentasse la vita al limite dei protagonisti, e allo stesso tempo fosse adrenalinico abbastanza; Lust For Life fu la scelta quasi obbligata.
Il sottofondo ideale per chi corre. Anche senza essere inseguito.

Misirlou – Dick Dale & The Del-Tones (1960)

Misirlou è un pezzo tradizionale greco, le cui origini si perdono in una mitologica antichità. La prima versione registrata, in pieno stile Rebetiko, la musica greca tradizionale, è datata 1928 e, tra le altre, si annovera anche una cover più recente del nostro Vinicio Capossela.
Ma la versione che fa al caso nostro è quella registrata nel 1960 dal boss del surf-rock: Dick Dale. Brano di successo e importante già all’epoca, è il primo a utilizzare una particolare tecnica di tremolo per la chitarra elettrica, anche Misirlou è assurto a una seconda giovinezza grazie al suo impiego nel film cult per eccellenza: Pulp Fiction di Quentin Tarantino. Il suo andamento adrenalinico e le sonorità di frontiera ben si adattano allo stile del regista americano.

Il pezzo giusto per gli sport più avventurosi e estremi. A partire dal surf tanto caro a Dick Dale e ai suoi Del-Tones.

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