Avvistamenti 2013 #1
L'importante è ricominciare e allora forza e coraggio e qualche consiglio sulle uscite di questi primi tre mesi dell'anno.
Arbouretum-Coming Out Of The Fog
Psych-folk/Stoner
Voto: 6.5
Sulla breccia da oltre dieci anni con onore e senza mai eccessivi colpi di scena, riecco gli Arbouretum con un album cui manca di nuovo il colpo del K.O. ma sicuramente piacevolissimo e rilassante da ascoltare. L'apice arriva con la title track, posta come ultimo pezzo.
Foxygen-We Are The 21st Century Ambassadors Of Peace & Magic
Indie pop/Psychedelic
Voto: 8
Ennesimo hype montato ad arte dalle riviste di settore, i due hipster americani si sono attirati istantaneamente le antipatie di quelli che ne sanno; in realtà il loro esordio sulla lunga distanza dell'album è forse quanto di meglio si sia finora visto in questo scorcio d'annata. Una micidiale quanto ruffiana centrifuga di Beatles, Rolling Stones, del primo Dylan e dei Beach Boys, di Bowie senza farsi mancare echi di psichedelia. Al di là di prese di posizione sterili, davvero un bel disco.
Unknow Mortal Orchestra-II
Psychedelic pop
Voto: 7
Paragonati spesso, e non del tutto a torto, ai conterranei Tame Impala, gli UMO si distinguono per un suono più lo-fi e spontaneamente vintage. Immancabili i soliti echi Beatles, Cream e anni '60 in generale. E sghembi passaggi strumentali che fanno capire come una buona tecnica non sempre sia solo d'impaccio nel pop attuale.
The Joy Formidable-Wolf's Law
Indie rock
Voto:6.5
Al secondo lavoro i Joy Formidable continuano col loro indie rock abbastanza classico, tra echi shoegaze e influenze Arcade Fire e qualche abboccamento dream pop à la Beach House. Il risultato non fa gridare al miracolo ma garantisce un ascolto piacevole senza stucchevolezze di sorta.
David Bowie-The Next Day
Rock
Voto: 7+
Al di là di qualche incensamento eccessivo letto qua e là, il ritorno di Bowie dopo una serie di traversie soprattutto di salute, sembra aver messo d'accordo un po' tutti. Un Duca Bianco così classico e centrato del resto non lo si sentiva da anni. Una serie di canzoni validissime che, ben lungi dall'essere rivoluzionarie e sperimentali come nel tempo che fu, ci restituiscono un Bowie vitale e pronto a una terza età promettente, più dalle parti, per dire, di Johnny Cash che di un evanescente Clapton, di cui leggete a parte.
Eric Clapton-Old Sock
Pop blues
Voto: 5
Dispiace per chi, come me, è cresiuto col suono rotondo e cesellato del buon vecchio slowhand, ma i suoi ultimi lavori rasentano l'inascoltabilità. Clapton, dopo una vita da star ma anche con traversie non da poco, è ormai uomo pacificato, e mi fa piacere per lui; il punto, però, è proprio questo: quanti capolavori artistici vi ricordate che siano stati partoriti da uomini completamente pacificati? Nessuno? Risposta esatta. Perciò il buon Clapton meglio farebbe a lasciare intatto il leggendario ricordo dei bei tempi, anziché allungare una discografia che non produce nulla di significativo(con rare eccezioni), dai primi '80.
Arbouretum-Coming Out Of The Fog
Psych-folk/Stoner
Voto: 6.5
Sulla breccia da oltre dieci anni con onore e senza mai eccessivi colpi di scena, riecco gli Arbouretum con un album cui manca di nuovo il colpo del K.O. ma sicuramente piacevolissimo e rilassante da ascoltare. L'apice arriva con la title track, posta come ultimo pezzo.
Foxygen-We Are The 21st Century Ambassadors Of Peace & Magic
Indie pop/Psychedelic
Voto: 8
Ennesimo hype montato ad arte dalle riviste di settore, i due hipster americani si sono attirati istantaneamente le antipatie di quelli che ne sanno; in realtà il loro esordio sulla lunga distanza dell'album è forse quanto di meglio si sia finora visto in questo scorcio d'annata. Una micidiale quanto ruffiana centrifuga di Beatles, Rolling Stones, del primo Dylan e dei Beach Boys, di Bowie senza farsi mancare echi di psichedelia. Al di là di prese di posizione sterili, davvero un bel disco.
Unknow Mortal Orchestra-II
Psychedelic pop
Voto: 7
Paragonati spesso, e non del tutto a torto, ai conterranei Tame Impala, gli UMO si distinguono per un suono più lo-fi e spontaneamente vintage. Immancabili i soliti echi Beatles, Cream e anni '60 in generale. E sghembi passaggi strumentali che fanno capire come una buona tecnica non sempre sia solo d'impaccio nel pop attuale.
The Joy Formidable-Wolf's Law
Indie rock
Voto:6.5
Al secondo lavoro i Joy Formidable continuano col loro indie rock abbastanza classico, tra echi shoegaze e influenze Arcade Fire e qualche abboccamento dream pop à la Beach House. Il risultato non fa gridare al miracolo ma garantisce un ascolto piacevole senza stucchevolezze di sorta.
David Bowie-The Next Day
Rock
Voto: 7+
Al di là di qualche incensamento eccessivo letto qua e là, il ritorno di Bowie dopo una serie di traversie soprattutto di salute, sembra aver messo d'accordo un po' tutti. Un Duca Bianco così classico e centrato del resto non lo si sentiva da anni. Una serie di canzoni validissime che, ben lungi dall'essere rivoluzionarie e sperimentali come nel tempo che fu, ci restituiscono un Bowie vitale e pronto a una terza età promettente, più dalle parti, per dire, di Johnny Cash che di un evanescente Clapton, di cui leggete a parte.
Eric Clapton-Old Sock
Pop blues
Voto: 5
Dispiace per chi, come me, è cresiuto col suono rotondo e cesellato del buon vecchio slowhand, ma i suoi ultimi lavori rasentano l'inascoltabilità. Clapton, dopo una vita da star ma anche con traversie non da poco, è ormai uomo pacificato, e mi fa piacere per lui; il punto, però, è proprio questo: quanti capolavori artistici vi ricordate che siano stati partoriti da uomini completamente pacificati? Nessuno? Risposta esatta. Perciò il buon Clapton meglio farebbe a lasciare intatto il leggendario ricordo dei bei tempi, anziché allungare una discografia che non produce nulla di significativo(con rare eccezioni), dai primi '80.
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