Avvistamenti: Hello Black Halo - Becky Lee And Drunkfoot(2012)

Il primo avvistamento del 2013 spetta al disco d'esordio, uscito nell'ultima parte dell'anno appena finito, di questa One-Woman-Band, ovvero l'americana dell'Arizona Becky Lee. In tempi in cui il blues pare diventato una baracca che è meglio mandare avanti in due, vedasi i White Stripes e i Black Keys, ma anche i Kills e, perché no, la nostrana Bud Spencer Blues Explosion, la bella Becky riduce ancor più i costi e fa tutto da sola, un po' sulla scia di quanto fatto, egregiamente, l'anno scorso da Lewis Floyd Henry. Di blues canonico in realtà nelle undici tracce dell'album troviamo solo la bella One More Time, che ci riporta alle atmosfere downhome rurali di Junior Kimbrough e R.L.Burnside e altri esponenti della premiata ditta Fat Possum, mentre le influenze più evidenti vanno, nel look, a eroine rock quali Siouxee, mentre musicalmente aleggia spesso il fantasma dei Cramps di Lux Interior, e al suo Punk Blues sghembo. Becky sorprende e spiazza un po' di più quando rallenta il ritmo e ci riporta alle ballate sixties a metà tra Ronettes e i loro moderni epigoni, tipo i Raveonettes, come nella spiritosa Hip Kids, o nella conclusiva Beginning Of The End. Se vi piace il moderno blues à la Jack White, ma anche se siete cresciuti a pane, Cramps e Gun Club, il disco della signorina Lee lo ascolterete ben più d'una volta.

Commenti

Post più popolari