Avvistamenti : She & Him


Da un po' di tempo avevo in mente di dedicare un post,magari tra le perle sconosciute,agli She & Him,progetto musicale dell'attrice Zooey Deschanel e del chitarrista-cantante pop-folk M.Ward; poi,per mancanza di tempo(soprattutto per realizzare un ritrattino volante della bella Zooey,che davvero merita...)ho sempre rimandato,ed ecco che,mentre io volevo parlarvi del primo album,loro hanno fatto uscire il secondo.Bene,due piccioni con una fava.Mi sono avvicinato al loro primo disco,Volume one del 2008,con tutti i pregiudizi possibili;già,perchè Zooey è venuta su in una famiglia dove anche le baby-sitter facevano parte del mondo dello spettacolo ed aveva già un discreto successo come attrice,quindi mi son detto "ecco la solita attricetta che vuol togliersi lo sfizio di cantare";ma la brava Zooey,che peraltro attricetta non lo è,ha impiegato giusto un paio di pezzi per convincermi che il progetto stava in piedi eccome,grazie alla sua voce da usignolo sì,ma soprattutto al gusto per gli arrangiamenti di M.Ward.Ed ecco che ci troviamo davanti ad un disco de-li-zio-so,che sembra uscito dritto dagli anni '50 o dai primi '60,quelli più pop e zuccherosi.

I nostri due paladini si sono studiati a menadito il repertorio della scuderia di Phil Spector,Ronettes in testa,e anche la scelta delle cover si rivela assai azzeccata:You really gotta a hold on me di Smokey Robinson,ma interpretata anche dai Beatles,e I should have know better degli stessi Beatles del periodo più pop,oltre al traditional Swing low sweet charriot,bonus track che,paradossalmente, è uno dei momenti più intensi..Gli arrangiamenti sono misurati ed in perfetto stile fifties,quà e là affiora una lap steel che più che il country(che pure non manca) evoca atmosfere da Sleepwalk e da Santo & Johnny,il resto lo fa la grazia innata della Deschanel.E siamo ai giorni nostri,Volume two,questo il fantasioso titolo dell'opera seconda,prosegue làddove finiva il primo,con un po'di fantasia in meno e senza l'effetto sorpresa.

E se il tutto appare un po' più appesantito,da qualche arrangiamento alla scelta delle cover,il disco non manca comunque di bei pezzi e buonumore;tanto da augurarsi che per un ipotetico terzo album(azzardo:Volume 3?)la gaia Zooey ci faccia magari conoscere il suo lato più dark,se ce l'ha.Come curiosità,I can hear music,lato 'B' del singolo In the sun,ed ennesimo omaggio a Phil Spector,che scrisse il pezzo per le sue Ronettes,anche se a renderlo famoso ci pensarono i Beach Boys.

Commenti

  1. Voce sognante. Mi piace, molto..soprattutto il rifacimento di "I can hear music".
    Ciao Andre!

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  2. Anche a me...infatti l'hanno lasciata fuori dal disco!
    'Notte Ila!

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  3. ahahahah, questa è la riprova che è proprio un gran pezzo:P. Notte!

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