Avvistamenti : Loudon Wainwright III
C'è un sottile filo rosso che attraversa la musica americana,dagli inizi del novecento fino ai giorni nostri.E' la tradizione dei folksinger,quegli artisti un po' cantastorie,un po' umoristi che armati solo della voce e di una chitarra affrontano tutti i temi della vita,dall'amore alla politica.E' un filo che parte da Woody Guthrie e Jimmie Rodgers,passa da Hank Williams,si dipana fino a Bob Dylan,Joan Baez e Phil Ochs,incrocia il rock dei Byrds e di The Band,il country di Willie Nelson e Johnny Cash,il blues di Skip James e Lightnin' Hopkins,per arrivare ai giorni nostri un po' acciaccato ma ancora ben vivo.Con Loudon Wainwright III,ad esempio.Attivo fin dagli anni '60,Loudon è il patriarca di una famiglia di artisti,il cui esponente più celebre è suo figlio,il raffinato cantautore Rufus Wainwright.Dopo aver vinto un Grammy nel 2009,Loudon esce con l'album Songs for the new depression,disco di folk duro e puro per sola chitarra e voce(e ukulele),grazie al quale possiamo dare una bella ripassata a tutto lo spettro del folk americano,dal country al blues,senza dimenticare l'impegno sociale.Vi propongo l'iniziale Times is hard e il live di Fear itself.
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