La sfera sospesa nel cielo



Il primo a vederla fu il vecchio Peabody. L'enorme sfera metallica era sospesa a mezz'aria sopra il campo coltivato a grano antistante la sua proprietà. Questa si componeva di uno stabile di un solo piano piuttosto malridotto, dove Peabody abitava pressapoco da quand'era nato, una settantina di anni prima, e da un paio di capannoni ridotti in stato pietoso, utilizzato l'uno come stalla e l'altro adibito a stipare balle di fieno. Dei sentieri terrosi collegavano i vari stabili, mentre un viottolo appena più largo si inoltrava per i campi fino a raggiungere la statale distante qualche centinaio di metri.
Come tutte le mattine il vecchio Peabody uscì di casa all'alba per iniziare il suo giro che prevedeva la mungitura delle sue tre mucche, la raccolta delle uova nel pollaio, una controllata generale alla proprietà ed infine il breve viaggio verso il vicino paese a bordo del suo vecchio pick-up Chevrolet.
Appena mise il naso fuori dalla veranda il vecchio notò subito qualcosa di strano, una grande ombra di forma circolare galleggiava sul grano ad una trentina di metri dall'abitazione.
Peabody istintivamente sollevò gli occhi al cielo e fu così che la vide per la prima volta. La sfera era sospesa in aria a circa una decina di metri d'altezza, dall'aspetto esteriore sembrava costituita da un qualche tipo di metallo ben levigato, era totalmente statica e non emetteva alcun tipo di rumore, ronzìo e quant'altro. La superficie non presentava nessuna scanalatura o solco o qualsiasi segno di aperture che permettessero l'ingresso all'interno.All'inizio Peabody pensò che si trattasse di una trovata pubblicitaria e ne rimase piuttosto seccato, tuttavia non ritenne opportuno indagare sulla natura dell'oggetto e riprese le sue attività giornaliere.
Quando più tardi si recò in paese per le sue commissioni il vecchio raccontò ad un paio di persone del misterioso oggetto, ottenendo in cambio solo frasi di circostanza e qualche commento ironico, era infatti opinione generale che l'anziano coltivatore, da quando aveva perso la moglie, eccedesse un po' con l'alcool ed indulgesse un po' troppo in curiose fantasticherie.
Fu solo nel pomeriggio che l'inquietante sfera iniziò a destare l'attenzione di qualche automobilista di passaggio; una famigliola con bambini al seguito si spinse fino all'abitazione di Peabody per chiedergli informazioni su quella che pensavano essere un qualche tipo di giostra, e a chi dovevano rivolgersi per far salire i bambini.In un paio d'ore si formò un piccolo capannello di persone e il vecchio Peabody,che non aveva mai amato le compagnie numerose,pensò bene di chiamare lo sceriffo.
Fu così che,con l'arrivo delle autorità,la voce di quella strana sfera sospesa nel cielo iniziò a diffondersi.Prima di sera si era già formata una piccola folla di curiosi, tenuti a distanza dalle forze armate che lo sceriffo aveva provveduto ad informare tempestivamente, e che per prima cosa avevano transennato tutta la zona.
Dapprima i telegiornali locali e poi quelli nazionali diedero gran risalto alla notizia del misterioso oggetto, gli esperti chiamati a dare il loro parere avanzarono le ipotesi più disparate,la più accreditata delle quali parlava di un'astronave aliena che si preparava allo sbarco,e,che per ragioni a noi ignote se ne stava ferma sospesa sopra il campo di grano del vecchio Peabody.
In capo ad un paio di giorni la proprietà dell'anziano contadino fu invasa da migliaia di persone tra soldati,scienziati accorsi per studiare l'oggetto,troupe delle principali emittenti,esaltati che predicavano la fine del mondo,santoni new age che predicavano la fratellanza con i nostri fratelli venuti dallo spazio,mitomani e semplici curiosi.Una decina di chioschi ambulanti e di bancarelle di gadget spuntarono qua e là come funghi.Un'enorme camion-gru fu fatta avvicinare alla sfera che fu esaminata prima dagli artificeri e poi sottoposta alle più svariate analisi da formidabili equipe di scienziati provenienti da tutto il mondo.
Già dalla prima sera ovviamente la proprietà fu evacuata cosicchè il vecchio Peabody fu costretto a riparare nella pensione del vicino paese,mentre le sue bestie furono ben presto abbattute e la sua piccola fattoria demolita per lasciare spazio al campo militare ed ai laboratori scientifici.
Peabody si trasferì dopo un paio settimane da certi parenti che vivevano a New York,intentò una causa milionaria allo stato che gli aveva di fatto espropriato il suo terreno e,dopo un paio d'anni in cui cercò inutilmente di adattarsi alla vita nella grande metropoli,morì solo e dimenticato da tutti.
Gli esami sulla sfera si susseguirono veloci uno dopo l'altro con risultati pressochè univoci.Non si riuscì a scoprire quale fosse il metallo che la costituiva,e se di metallo effettivamente si trattava;non si scoprì nessun tipo di entrata o un qualsiasi modo di penetrare all'interno dell'oggetto che risultò resistere a qualsiasi arma senza riportare la minima scalfitura;nonostante l'impiego di macchinari sofisticatissimi non si riuscì nemmeno a determinare la massa della sfera,e se questa fosse piena o cava all'interno;nessuna alterazione di campi magnetici fu rilevata nelle vicinanze ed il grano sottostante continuò a crescere normalmente senza la benchè minima modificazione strutturale; la vivisezione degli animali appartenuti al vecchio Peabody non aggiunse nulla di nuovo e lo stesso fu per gli esami della radioattività.In breve, in due anni di studi ininterrotti sulla sfera non si riuscì a scoprire niente di niente.
Le uniche conseguenze tangibili della comparsa del curioso oggetto furono le costruzioni che sorsero appena fuori dall'area militare, dapprima dei fast-food,poi un centro commerciale,un cinema multisala e dei grandi alberghi che accoglievano le decine di turisti attirate dal fascino enigmatico della sfera.
In pratica era sorta una piccola città satellite all'area militare.
Tuttavia il clamore intorno alla misteriosa palla iniziò a scemare, soprattutto quando si iniziò a capire che tutti gli esami scientifici non avrebbero portato a niente.La sfera,insomma, era un mistero insoluto ed appassionante ma,in definitiva,del tutto inutile.
Erano passati cinque anni quando il primo albergo chiuse i battenti per mancanza di clienti,seguito a ruota da tutte le altre attività commerciali nel breve volgere di qualche stagione.Un grande parco divertimenti in stile Disneyland rimase incompiuto a poche centinaia di metri dalla sfera.
Visto che non c'era nessun pericolo anche l'esercito abbandonò il campo e restituì senza troppe cerimonie la proprietà ormai devastata ai parenti del vecchio Peabody,che per anni cercarono di disfarsene inutilmente.
La città fantasma che ora circondava il campo divenne così rifugio di decine di disadattati,barboni,piccoli criminali,neo-hippies e adoratori della sfera,questi ultimi membri di una setta che contava uno sparuto gruppo di adepti,che sostenevano che la sfera fosse una moderna Arca di Noè,e che al momento adatto si sarebbe schiusa solo ai suoi adoratori,salvandoli dalla fine del mondo ormai prossima.Fu proprio questo gruppo di varia umanità ad accorgersi un mattino di Settembre di una quindicina di anni dopo la venuta della sfera,che questa,così come era apparsa da un giorno all'altro, era scomparsa restituendo il pezzo di cielo che aveva occupato per tanto tempo.
Solo alcuni telegiornali locali ne diedero notizia.


Copyright Andrea La Rovere,2008

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